Come è nata AVF
L’Associazione Villa Favard nasce dal desiderio di riunirsi di alcuni studenti che hanno frequentato l’università e si sono laureati nel 1932. Siamo nel 1952 e questi studenti decidono di ritrovarsi per festeggiare i vent’anni di laurea; è la voglia di stare ancora insieme di ricordare i tempi dell’università carichi di sogni e di speranze.
Così da qualche chiacchiera tra pochi amici si decide di cercare di rintracciare i vecchi compagni di studi e di darsi appuntamento come un tempo a Villa Favard. Da questo incontro casuale prende avvio invece un vero e proprio piano di lavoro: ricercare quanti più possibili laureati nel 1931-32.
Così da qualche chiacchiera tra pochi amici si decide di cercare di rintracciare i vecchi compagni di studi e di darsi appuntamento come un tempo a Villa Favard. Da questo incontro casuale prende avvio invece un vero e proprio piano di lavoro: ricercare quanti più possibili laureati nel 1931-32.
Il Prof. Parenti, già nel 1952 ordinario di Statistica nella Facoltà di Economia e Commercio di Firenze invia a nominativi rintracciati un messaggio di invito: “…ricordi? Vent’anni! E che vent’anni! Perché non incontrarsi di nuovo dopo tanto tempo, per ritrovare sia pure per qualche ora soltanto la spensieratezza di una volta? Questa domanda ci siamo posti, io ed altri ex colleghi, incontrandoci casualmente. E abbiamo pensato che valeva la pena di rivolgere la stessa domanda a tutti i vecchi compagni di laurea proponendo loro senz’altro di incontrarsi a Firenze per un lieto simposio, possibilmente nel mese di giugno. Tu che cosa ne pensi? Sarai dei nostri? Spero di si e comunque ti prego di farmi avere al più presto tue notizie…”
Le risposte giunsero oltre che da Firenze anche da altre città.
Per il mese di ottobre fu infine indetta la riunione dei laureati dell’anno 1932 alla quale parteciparono venti persone. Fu in questa occasione che nacque l’idea di creare una Associazione e fu nominato un Comitato Promotore formato da Giuseppe Parenti, Oddone Girotti e Osvaldo Lazzeri. Nell’anno successivo il 21 novembre ci fu un nuovo incontro e da qui il Comitato Promotore inizia a lavorare per la costituzione dell’Associazione Villa Favard; si inviano circolari alle persone che avevano partecipato agli incontri, chiedendo pareri e adesioni e di contattare a loro volta vecchi compagni di studio. Si prendono contatti per la stesura dello Statuto e viene fissato l’appuntamento dal notaio.
Le risposte giunsero oltre che da Firenze anche da altre città.
Per il mese di ottobre fu infine indetta la riunione dei laureati dell’anno 1932 alla quale parteciparono venti persone. Fu in questa occasione che nacque l’idea di creare una Associazione e fu nominato un Comitato Promotore formato da Giuseppe Parenti, Oddone Girotti e Osvaldo Lazzeri. Nell’anno successivo il 21 novembre ci fu un nuovo incontro e da qui il Comitato Promotore inizia a lavorare per la costituzione dell’Associazione Villa Favard; si inviano circolari alle persone che avevano partecipato agli incontri, chiedendo pareri e adesioni e di contattare a loro volta vecchi compagni di studio. Si prendono contatti per la stesura dello Statuto e viene fissato l’appuntamento dal notaio.
Così da un casuale incontro di tre o quattro persone che si erano laureate nel 1932 e alle quali era venuta voglia di ricordare i venti anni di allora, dall’idea ventilata durante una cena il 25 ottobre 1952, e ripresa un anno dopo, la sera del 10 aprile 1954 quell’idea vedeva la prima parte della sua realizzazione in Via dell’Oriuolo 4 nello studio Notarile del Notaio Enrico Del Panta . I sottoscrittori dell’Atto Costitutivo dell’Associazione Villa Favard fra i laureati in economia e commercio della facoltà di Firenze furono: Armando Bellieri, Giovanni Berrettini, Enzo Ciompi, Osvaldo Giovannini, Oddone Girotti, Osvaldo Lazzeri, Giuseppe Parenti, Ettore Papucci, Piero Pierini, Fiorenzo Pratesi.*
Così è nata la nostra Associazione, lo spirito di amicizia l’ha sospinta negli anni ed ancora, vista la vitalità delle sue iniziative (gite, cene sociali, convegni), fa sì che tutti coloro che vi sono iscritti si incontrino, ricordino, e soprattutto trasmettano agli associati più giovani le loro esperienze, le loro conoscenze e la voglia di incontrarsi ancora anno dopo anno. Grazie al lavoro di alcuni soci, che si dedicano alacremente alle attività di Segreteria e di organizzazione l’Associazione continua a diffondere notizie tra i suoi soci tramite un Bollettino e li tiene aggiornati sugli incontri e sulle iniziative promosse.
* i brevi cenni sulla storia, sopra riportati sono tratti dal libro: “Associazione Villa Favard: quarant’anni” di Tomaso Urso, pubblicato nel 1995.
* i brevi cenni sulla storia, sopra riportati sono tratti dal libro: “Associazione Villa Favard: quarant’anni” di Tomaso Urso, pubblicato nel 1995.
Cenni Storici
Villa Favard, conosciuta anche come Palazzo Favard, si trova a Firenze in via Curtatone angolo Lungarno Vespucci. Il palazzo, una delle ultime grandi residenze nobiliari del centro di Firenze, fu voluto dalla baronessa Fiorella Favard di Langlade che incaricò, nel 1857, l’architetto Giuseppe Poggi, allora molto in voga tra la nobiltà fiorentina. La baronessa era un personaggio per certi versi misterioso, nata a Livorno nel 1813 da padre francese, tenente della Dogana imperiale durante l’occupazione napoleonica, e madre italiana, si era trasferita con i familiari prima a Marsiglia e poi a Parigi, dove conobbe suo marito Michel Favard, “propriétaire délégué” della Guyana Francese; nel 1855 tornò a Firenze e dopo aver acquistato la villa Favard di Rovezzano, decise di farsi costruire il palazzo in centro. Il progetto si avvalse della notevole quantità di terreno disponibile, acquistato appositamente dalla baronessa. Inizialmente ci furono dei problemi col Comune, perché vigeva l’obbligo di non interrompere l’allineamento degli edifici sulla strada, mentre il progetto prevedeva un edificio isolato al centro dell’isolato circondato dal giardino. Nonostante ciò il progetto non venne modificato ed entro il 1858 era completato. Dopo la morte della baronessa (1889, sepolta nella cappella gentilizia della villa di Rovezzano) si organizzò una vendita all’asta di tutti beni, per mancanza di eredi (1893). L’edificio sul lungarno venne acquistato dall’antiquario e immobiliarista Vincenzo Ciampolini, con tutti gli arredi. Pervenuta all’Università di Firenze, fino al 2004 vi ha avuto sede la Facoltà di Economia (oggi Scuola di Economia e Management), che si è poi spostata nel Polo delle Scienze Sociali di Novoli. Oggi il complesso è la sede del Polimoda.