Il ruolo delle multinazionali come motori di sviluppo economico di un territorio
Nell’ambito del recupero della attrazione di capitali e investimenti internazionali in Italia, ai fini dello sviluppo economico e della creazione di posti di lavoro, salgono a tre i colossi americani che hanno scelto nelle ultime settimane di investire in Italia.
Agli inizi di quest’anno i vertici di Cisco (colosso statunitense delle infrastrutture per il networking) hanno dichiarato di voler effettuare un investimento di 100 milioni di euro in tre anni per poter da una parte sviluppare competenze digitali, attraverso un accordo con il Ministero dell’istruzione che prevede azioni di formazione per docenti e studenti sui percorsi del programma Cisco Network Academy; dall’altra sostenere la comunità delle start up innovative italiane, nei confronti delle quali Cisco sta valutando opportunità di investimento con Invitalia Ventures. Attraverso questi investimenti Cisco porterà avanti nei prossimi tre anni iniziative legate alla ricerca e sviluppo, alla collaborazione con le università e alla trasformazione digitale di due settori industriali di eccellenza del nostro Paese: il manifatturiero e l’agroalimentare.
Sempre di questi ultimi giorni è la decisione dei vertici di Apple (il colosso informatico californiano) di aprire a Napoli il primo Centro di sviluppo per app d’Europa, che porterà alla creazione di seicento posti di lavoro e mirerà a fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di applicazioni per iOS (il sistema operativo per dispositivi mobili della Apple, nato meno di 10 anni fa); un settore di applicazioni che attualmente in Italia dà lavoro a oltre 97mila persone e dove le vendite, attraverso i negozi di app, valgono 300 milioni di euro. Solo in Italia Apple ha registrato 264mila sviluppatori, su un totale europeo di 2,96 milioni.
Infine, dopo Cisco e Apple, anche la multinazionale statunitense General Electric ha deciso di investire 600 milioni di dollari in Italia ed ha firmato un protocollo di intesa per lo sviluppo economico in Toscana (dove a Firenze sorgerà un centro di eccellenza a livello mondiale per turbine e compressori nel settore oil & gas ), in Piemonte, Puglia e Campania.